Trovare lo stile giusto per trovare la Vera Te

Come si fa a trovare il proprio stile?

Da dove si inizia?

Qual è l’ingrediente segreto?

 

Queste sono domande a cui è impossibile dare una risposta unica.

E il bello sta proprio qui: ogni risposta che ho ricevuto dalle ‘mie donne’ Vere è diventata il filo di una storia personale da ascoltare.

Che oggi diventa il racconto di una donna che ho conosciuto circa un anno fa e che mi ha fatto il regalo di condividere il suo racconto.

E, con il suo permesso, lo condivido qui con voi.

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Quando Valeria è venuta da me, era nel bel mezzo di un intreccio di cambiamenti: un ritorno in Italia dopo aver vissuto e lavorato per qualche anno in Francia, un trasloco a Milano (che non era la sua città natale), l’inizio di un nuovo lavoro e la convivenza con il compagno.

Come si direbbe: ‘Giusto due-tre cose per smuovere la routine’.

Da quanto percepivo nel racconto di Valeria, c’era la forte necessità di trovare uno stile dove lei si identificasse, per sentirsi forte e sicura innanzitutto dentro se stessa – e poi con gli altri, quei ‘nuovi altri’ che erano diventati i colleghi, le relazioni da costruire in una città che non conosceva.

Il ruolo che le avevano offerto nello studio di consulenza era sicuramente stimolante e lei ne era entusiasta, ma le sfide che doveva affrontare tutti i giorni erano piuttosto impegnative.

Così, come primo passo, l’ho invitata a divertirsi a comporre un mood board di tutto ciò che le piaceva, che aveva visto in giro e che le sarebbe piaciuto vedere su di sé.

Come spesso succede con chi ha mille idee e mille passioni – perché oltre ad essere ingegnera, Valeria coltivava anche una passione per la cucina – il suo stile ideale prendeva ispirazione da stimoli diversi: da quello parigino che aveva conosciuto, da quello italiano e da un’attrazione per il colore e le fantasie che – mi era chiaro dalle sue foto – le davano benessere, gioia e tanta voglia di sorridere.

Tutti questi stimoli hanno trovato un senso, quasi come in un puzzle che si componeva, nelle caratteristiche che, in quella particolare fase della vita, lei percepiva dominanti: energia, impegno, voglia di buttarsi, di farsi valere e dare una forma decisa alla sua nuova vita.

Valeria era consapevole del suo lato creativo, e con altrettanta consapevolezza aveva deciso che la priorità, in quel momento, era un’altra: lanciarsi a testa bassa nel lavoro e presentarsi al mondo con uno stile che la facesse sentire come lei aveva bisogno di sentirsi.

Con l’analisi del colore, abbiamo costruito la sua palette, pescando a piene mani tra i colori della terra, alcuni più neutri per costruire i pilastri del guardaroba, altri più brillanti per dare una forza e un’energia diversa negli outfit da lavoro.

Il nero è ancora presente nell’armadio, ma come mi ha raccontato, ‘fa solo da cornice’, perché ora sa quanti altri colori le stanno bene e come possono abbinarsi in tante combinazioni.

Il nero – sempre nelle sue parole – ‘era comodo per nascondersi, ma non mi permetteva di vivere appieno la Me che volevo’.

La sua intuizione era giusta: Valeria sentiva di aver bisogno di colore per essere felice, per illuminare e valorizzare la persona che sapeva di essere.

Con i colori e il suo nuovo stile, è successa una cosa bellissima: dopo aver mosso i primi passi nella nuova Valeria, si sono aperte altre possibilità, altri stimoli. Proprio come quando lanciamo un sasso nello stagno e i cerchi si riverberano lontano, verso orizzonti che non avremmo immaginato.

Valeria è riuscita a dare spazio al lato creativo che sapeva di avere e ha lanciato un blog tutto suo, dove dà consigli alle donne che desiderano semplificarsi la vita – e chi non lo vorrebbe?

Con ZeroSbatti con la Vale, ha messo le ali al suo desiderio di rendersi utile in un talento che le riesce benissimo e in maniera molto naturale: trovare una soluzione facile e veloce a tutte le questioni organizzative che affollano le nostre vite.

E’ una dote che ha sempre utilizzato per se stessa e che poi si è accorta poteva essere di grande aiuto agli altri.

Come potrete immaginare, La Vale non si è fermata qui, perché con una mente curiosa ed entusiasta come la sua, le giornate sono intense e spaziano su mille interessi. 

Ma su tutto ha messo una priorità a cui forse prima non aveva prestato molta attenzione: la cura e il benessere personale.

E tutte quelle passioni e quei momenti per sé che, oggi sa, devono far parte della Vera Valeria.

 

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Potete trovare il blog di Valeria qui

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