Quanto devo cambiare? 3 esempi di cambiamenti Small

Cambiare per rinascere.

Per ritrovare se stesse.

Per chiudere una porta e aprirsi a nuove possibilità.

 

Ma c’è un modo per sapere QUANTO si deve cambiare per poter dire di aver cambiato sul serio? Qual è la “taglia” giusta – Small, Medium or Large change?

Se sarà una rivoluzione oppure una evoluzione saremo solo noi a deciderlo.

E, ancora una volta, una risposta unica non esiste.

 

Un aspetto che ho notato su molte donne Vere – e su me stessa – è spesso la voglia di lanciare tutto dalla finestra come unica prospettiva di cambiamento, perché sembra che solo così possiamo prendere sul serio il desiderio di vederci diverse.

Alzo la mano io per prima per tutte quelle volte in cui, stanca e frustrata, mi facevo prendere dalla rabbia e già mi immaginavo dal parrucchiere per tagliare tutto a zero, prendere vestiti e scarpe e ficcarli in un sacco nero.

Poi con l’esperienza – che è anche un modo carino per dire ‘con l’età’ – ho scoperto che ci sono tanti modi e tante taglie per vivere il cambiamento e poterlo adattare a quanto di nuovo abbiamo bisogno di vedere nella nostra vita.

E allo specchio.

 

Per la puntata di oggi, ho scelto per voi alcuni esempi di cambiamenti SMALL, rappresentati da donne diverse.

Scorrendo gli occhi e analizzando le trasformazioni, direi che il principio n.1 su tutti è ALZARE IL VOLUME sui colori e i contrasti

 

Gwyneth Paltrow

Colori naturali freddi, un biondo medio, quasi cenere, occhi azzurri ma non brillanti (per le appassionate di Armocromia, è un perfetto esempio di Estate).

Oggi appare più luminosa e dorata nei riflessi.

Con il biondo più acceso e un trucco che vira sui toni caldi, mette in risalto il colore degli occhi – che è sicuramente uno dei suoi punti di forza – e nel complesso ha un’immagine più avvolgente e meno algida – aspetto che avrà voluto attutire per essere più comunicativa, diretta con il suo pubblico.

Ha uno stile coerente. Che la vediamo su un tappeto rosso o a casa sua, non avremo sorprese: classica, pulita, minimal o casual per i look più rilassati.

Quando è classica – soprattutto per il look sera – sceglierà linee più decise e colori pieni, mentre per il casual predilige forme morbide, comode.

E’ anche imprenditrice e con la linea Goop è immagine del suo business – benessere, cura e salute di corpo e mente.

Anche se possiamo avere motivazioni per il cambiamento diverse dalle sue, già la sua trasformazione ci fa capire in quali modi possiamo muoverci e quali strade possiamo prendere per essere fedeli a noi stesse, valorizzando e ‘alzando il volume’ su quanto la natura ci ha donato.

 

Sofia Coppola

Chioma fluente, occhio scuro, lineamenti di bocca e naso importanti (un Inverno Profondo).

Da adolescente un po’ ribelle, ha scelto poi la strada più low-profile, di chi è concentrata sul lavoro e non ama le luci della ribalta.

Sul red carpet la vediamo sempre un po’ intimidita, della donna che non avrà voluto essere istruita su come si sta in posa davanti ai fotografi.

Il suo stile è sempre minimal e si vede che segue una direzione precisa: se gioca di contrasto va sulla sempre amata coppia bianco+nero. Se indossa un colore forte, ce n’è sempre uno neutro vicino che bilancia l’insieme.

La scelta di scaldare il colore dei capelli e di tenerli di media lunghezza, con onde morbide vicino al viso, è strategica per addolcire un viso dai lineamenti importanti.

Il trucco è classico, punta sullo sguardo e la profondità dei suoi begli occhi scuri.

E’ la prova che la semplicità può diventare un ‘marchio di stile’ e può vestire in modo armonioso una personalità che ama sentirsi in ordine, senza fronzoli.

 

Emmanuelle Alt

Con lei, direttrice di Vogue Paris, verrebbe da dire: “Mah così è facile!”

Che non è nemmeno vero, perché dall’abbondanza di capi e accessori parcheggiati nelle redazioni moda escono anche molti orrori.

In realtà, lei si è imposta come nuova figura al timone di uno dei giornali più importanti e lo ha fatto anche dal lato del suo ‘brand personale’.

Forse non avremo la prospettiva di essere fotografate ad ogni Fashion Week (che poi, sai che stress), ma l’idea di mettere in evidenza e, come dicevamo ALZARE IL VOLUME, su certe caratteristiche è un principio che possiamo sempre tenere a mente.

Emmanuelle gioca di certo sullo stile della parigina che “mi vesto sempre di fretta, ma tanto mi sta bene tutto” e “non conosco spazzola né pettine, perché i capelli vanno bene così”.

Però il taglio ha subito un’evoluzione – piccola se vogliamo, ma quanto basta per essere meno scarmigliata e stare dentro quella sottile linea tra il trasandato e il rilassato.

Lo stile casual e comodo è sicuramente suo.

Azzeccato per lei il look ‘tutto nero’ , molto francese, personalizzato sempre da un tocco rockeggiante – vuoi dalla cintura importante o dal pantalone in pelle.

 

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E’ molto probabile che le prime due donne siano consigliate da stylist e consulenti, e la terza, un po’ per il lavoro e un po’ per il gusto europeo che respira da decenni, faccia anche molto da sola.

Però su tutte e tre mi viene da fare una considerazione: sono donne che si conoscono, che hanno centrato il proprio stile, lo portano con sicurezza e disinvoltura ed è molto probabile che, nelle evoluzioni future, rimarranno al timone della loro nave, con lo sguardo fermo e consapevole sulla persona che sanno di essere.

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