Dare voce al talento per liberare il tuo stile

“Senti di poter esprimere e valorizzare al meglio il tuo talento?”

 

E’ una domanda a bruciapelo che mi sono sentita rivolgere qualche giorno fa da un direttore creativo, che si è appassionato delle storie degli altri, in particolare dei talenti che rendono ognuno di noi diverso, riconoscibile, unico.

 

Di primo acchito, la risposta non mi è venuta facile.

 

“Forse sì, ma a essere sincera, non credo di aver ancora messo la quarta”.

 

E’ difficile vederlo in se stessi, più facile notarlo nelle altre persone, soprattutto nelle donne con cui parlo e nelle quali intravedo la benzina necessaria perché si lancino a tutta birra in autostrada.

 

E’ un po’ come se procedessero con il freno a mano tirato, alla guida di un’auto, che potrebbe andare molto veloce, superando le altre senza difficoltà.

 

Ci abbiamo pensato un po’ su, il mio intervistatore e io, e alla fine ci siamo resi conto che spesso facciamo fatica a lasciar andare i cavalli del nostro motore perché ci sembra tutto troppo facile.

 

“E’ che mi viene semplice, non mi sembra poi una gran qualità”.

 

Dietro questa ritrosia si nasconde un mondo – a volte di timidezza, altre volte di educazione ricevuta, più spesso di convinzioni che le cose, per essere di valore, debbano essere difficili.

 

Perché qualcuno ci ha inculcato l’idea che dobbiamo concentrare i nostri sforzi sugli aspetti da migliorare.

 

Quante volte mi sono sentita dire a scuola:

 

“Sì ok le lingue straniere, siamo in un liceo linguistico ci mancherebbe, mah, la matematica, ahhh la matematica”.

 

Appunto, avevo scelto l’indirizzo linguistico per evitare di spendere le ore e le notti sui libri di matematica, fisica e chimica per concentrarmi, invece, sulla mia passione e su quel talento che che avrebbe avuto bisogno di tempo e attenzione per sbocciare.

 

Qual è una qualità che senti di avere e che vorresti lasciar correre veloce lungo la tua autostrada? Perché, se ascolti bene, senti che scalpita, non ce la fa più a resistere alle briglie.

 

Magari ti torna in mente una frase che ti ha detto qualcuno tempo fa. Un’osservazione che, lì per lì, ti è sembrata un semplice pensiero gentile e che poi – guarda caso (e non è mai un caso) – ti è rimasta dentro, e risuona ancora.

 

Va bene anche solo un talento, scrivilo giù.

 

Forse starai pensando: che cosa c’entra tutto questo con lo stile? Perché devo pensare a un mio talento per capire qual è lo stile giusto per me?

 

C’entra, c’entra, fidati.

 

Te lo spiego  la prossima volta con la storia di una donna meravigliosa che sta scoprendo di poter essere come il suo talento le chiede da tempo.

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