4 cose che imparerete con Vivi la Vera Londra

A Vivi la Vera Londra si impara molto sul paese delle contraddizioni. Non solo per la tranquilla coesistenza dell’architettura gotica vicino alle gru che danno forma alla modernità metropolitana, ma anche per quello spirito che ti fa esclamare: ‘questo è un popolo al contrario’.

Gente senza bidet che guida dalla parte sbagliata della strada?

Superiamo gli stereotipi delle guide per turisti da sopravvivenza e andiamo a vedere che cosa scoprirete in un week end lungo di Vivi la Vera Londra.

 

  1. SI MANGIA BENE, DI TUTTO, OVUNQUE

Borough Market, il più  grande mercato alimentare della città, proprio vicino al Tamigi, offre le specialità da tutto il mondo. Lo adoro e l’hanno adorato anche le compagne di viaggio che sono rimaste conquistate dai colori e i profumi. Io mi faccio sempre sedurre dal fish & chips per terminare con dei burrosissimi brownies al cioccolato.

La cena del venerdì sera al pub è un passaggio obbligato. Il piatto completo (main dish) con la carne che vuoi, cotta lentamente in quel sugo corposo che ha dentro tutti i sapori che devono stare proprio lì. La pinta di birra completa il tutto.

Per il vastissimo capitolo della cucina etnica ci vorrebbe qualche centinaio di pagine. Posso solo dire che non provare un libanese, un taiwanese o un italo-israeliano sarebbe un vero peccato. E infatti noi li abbiamo provati tutti e 3!

 

2. QUALCUNO HA DETTO PIOGGIA?

Le previsioni meteo sono assidue tanto quanto gli aggiornamenti sul traffico della metropolitana. Quando si avvicina la data della partenza, tutte mi chiedono ‘cosa metto in valigia’? Tutto ciò che vi fa stare comode e calde: per le Casual/Naturali saranno un bel paio di sneaker, per le Seducenti una scarpa con il tacco, per le Classiche come me una scarpa stringata. Se volete mescolarvi agli inglesi, lasciate a casa l’ombrello e al massimo armatevi di berretto o cappuccio. Se state pensando alla piega dei capelli, dimenticatela per tre giorni. Giuro che nessuno lo noterà.

La Gran Bretagna è un’isola, seppur grande, e va trattata come tale. Nei 15 minuti trascorsi ad ascoltare la nostra guida davanti a Westminster Abbey, siamo passate dalle nuvole grigie, al sole, alla pioggia gelata.

 

3. DI CAFFE’ E BIRRA

In ogni tour che si rispetti c’è chi chiede, con occhio speranzoso, ‘ci prendiamo un caffè, vero?’. La risposta è ‘certo che sì’, perché di caffetterie, ce ne sono in abbondanza, ma bisogna dimenticare il nostro espresso. Cercare un caffè come dio comanda a Londra è come chiedere un falafel con il pane da tramezzino. Prendetevi un caffè lungo in una bella mug, che scalda le mani e aiuta a fare quattro chiacchiere, e bevete il bibitone scuro.

La birra apre il capitolo delle innumerevoli marche e della gestione del grado alcolico da parte del popolo inglese. La scena del distinto manager della City che il venerdì sera al pub pronuncia frasi che, in situazione di sobrietà, potrebbe solo lontanamente immaginare è una leggenda? Mica tanto. Gli inglesi bevono parecchio e la fila dei bicchieri vuoti sui tavoli di legno ne sono la testimonianza più evidente.

Forse sono di base dei timidoni e hanno bisogno di parecchio alcool per abbassare le inibizioni e attaccare bottone con quella donna di cui non incrocerebbero nemmeno lo sguardo il lunedì mattina in metropolitana.

 

4. DI ALTEZZE REALI E NON

Sua Altezza la Regina non è nota per la sua statura. In compenso ci pensano i grattacieli – da una tondeggiante melanzana a uno squadrato parallelepipedo, scegliete la forma che vi piace di più e nominatelo a vostro preferito.

La visita che abbiamo fatto allo Sky Garden (letteralmente ‘il giardino nel cielo’) è stato il primo luogo ad accoglierci e lasciarci ammirare la città dall’alto: al 35° piano del ‘Walkie-Talkie’ siamo salite con velocissimo ascensore e ci siamo fatte conquistare dalla vista a 360° sulla città. Abbiamo allungato lo sguardo sui ponti che attraversano il Tamigi, dal più antico, il London Bridge, in origine costruito dai romani in legno e poi rifatto in pietra, al Millennium Bridge, struttura leggera e avveniristica che collega la cattedrale di St Paul’s al museo di arte moderna Tate Modern.

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Londra è una tipa tosta. Ti spiazza e ti stravolge, ti accoglie e ti accetta come sei, ma è forte e indipendente, per cui all’occhio: mai prenderla per scontata.

Questo vi offrirà Vivi la Vera Londra:  scoprire la bellezza misteriosa di una metropoli dai mille volti, che si diverte a sfuggire alle definizioni e che vive delle tante storie che oggi la rendono così affascinante e imperdibile.

Se siete curiose e volete saperne di più, anche solo per dare una sbirciatina al programma preliminare, scrivetemi dalla pagina FB o via mail anna@annapietribiasi.com

A fine novembre c’è in programma l’edizione natalizia, con luci e atmosfere magiche.

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